Se per Itaca volgi il tuo viaggio, / fai voti che ti sia lunga la via, / e colma di vicende e conoscenze... (Konstantinos Kavafis)

Esperienze di traduzione

Nulla più che un bisogno.
Una traduzione, o il tradurre, sono come una sorta di prezioso veleno (i greci lo chiamavano pharmakon) della conoscenza: quando si capisce che si può comprendere il mondo andando in lingua originale, che si può pensare il proprio mondo in lingua straniera e che si possono compiere passeggiate e interi viaggi da una sponda all'altra di una lingua, il proprio mondo cambia, tanto o poco che sia.
Pubblicherò delle mie traduzioni, senza che abbiano la pretesa di essere delle belle traduzioni: anche perché si tratta di poesia quasi esclusivamente, e ciò mostra da sé tutti i limiti e le potenzialità del tradurre, essendo la più difficile e la più avvincente delle traduzioni. In qualche modo vorrebbero essere delle traduzioni veritiere, nel senso che cercano la verità del testo: per questo sono delle esperienze di traduzione, dato che la verità di qualcosa non si possiede mai totalmente.

Gregory Orr, A house just like his mother's
Wallace Stevens, From the Misery of Don Joost
Jackie Kay, Pas de deux

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